“CHE TU SAPPIA.
QUESTA ECCELSA IMMAGINE DEL LEONE TI DISSUADA DAL PROVOCARE I VENETI, GIACCHE’ ESSI CONTRO IL NEMICO HANNO IL VIGORE DEL LEONE”
Non mi piace parlare lamentandomi. Sono una persona che vive cercando di prevenire il problema e se si presenta lo gestisco come se fosse una possibilità o un’occasione per uno step successivo.
L’incapacità di gestire la natura (cosa ormai certa e assodata) è tale quanto l’incapacità di gestire il denaro pubblico con criterio.
L’uomo è causa dei cambiamenti climatici tanto quanto la Natura straordinaria ne è causa.
Tra le maggiori cause della caduta dell’impero Romano ci sono i repentini e continui cambiamenti climatici, imprevedibili allora come forse adesso (epidemie, virus, siccità, glaciazioni, alluvioni. E’ storia non invenzione)
Il cambiamento è assolutamente inarrestabile. Oserei dire che è necessario.
Il problema Mose irrisolto ma risolvibile a mio avviso è il minore dei nostri mali al momento. E’ solo la mera dimostrazione che noi Italiani non amiamo prevenire prima di curare. Ci sono limiti così intrinsechi nella nostra natura che credo ci saranno grosse difficoltà a migliorare il sistema in pieno collasso in cui viviamo oggi.
Il mio non è pessimismo. Anzi, parlo di fatti concreti che affronto tutti i giorni nella mia piccola realtà di imprenditrice nel settore edile.
Leggo e vedo centinaia di notizie di Venezia e dintorni.
Fatto tanto assurdo quanto grave. Non lo voglio sminuire; ma non voglio neanche passare i prossimi sette giorni a fare un full immersion di notizie su fatti accaduti come se ci fossimo ricordati ora che questa meraviglia quasi scolpita sull’acqua probabilmente dal 421 a.c. è soggetta a questi avvenimenti naturali.
Qualcuno potrà certamente rispondermi che da allora la tecnologia è migliorata e i miliardi spesi per sistemi idraulici pensati a far fronte all’emergenza maree dovevano pur essere in funzione a limitare i danni.
E qui ritorno al problema della natura umana: non siamo in grado di gestire i problemi prima che si presentino anche avendone le possibilità.
Decreti, norme, liti politiche, perdite di tempo, indecisioni, nessuna presa di posizione, mancanza di gestione del sistema e delle risorse. Sono tutti problemi base che poi provocano ad esempio quello che stiamo assistendo ora.
Mi sto un pò perdendo probabilmente. Quello a cui voglio arrivare è questo : non fermatevi a quello che vi viene raccontato nei social. Non fermatevi a quello che vi viene fatto credere. Informatevi e studiate, interessatevi e leggete. Perché ascoltare Greta Thunberg è molto interessante, ma non è risolutivo. Non possiamo voler salvare la foresta Amazzonica decidendo di eliminare la plastica, come non possiamo volere la differenziata senza dare spazio a energia alternative o utilizzo di materie prime secondarie senza distruggere ecosistemi.
Non fate gli ambientalisti o i Giuristi per moda. Studiate, informatevi. L’evoluzione può avvenire solo attraverso un impegno formidabile. E’ l’unica vera dimensione piacevole di questa realtà: studiare, applicarsi, comprendere per aprire i canali che possono dare vita alla verità.
Nessuna rivoluzione sarà mai possibile se non parte e non passa dalle idee, dai luoghi chiave.
Pensare di cambiare un Paese solo a colpi di Tweet, appelli di pancia e grandi annunci di leggi e riforme, senza nessun racconto, nessuna profonda trasformazione, nessun cambiamento di versi e di simboli, è una puerile rovinosa illusione.
Altrimenti in futuro, quando il vento cambierà e gli umori si sposteranno, l’unica trasformazione a cui assisteremo sarà il nuovo argomento “must have” del momento da condividere sui social.
Esigete tanto da Voi stessi quanto dagli altri.
Il peggio è passato ma il meglio è ancora lontano.
 
                                                                                                                                      Compagno Chiara